Ginecomastia

Ginecomastia (riduzione della mammella maschile)

La Ginecomastia è una patologia che si manifesta negli uomini con la presenza di una mammella particolarmente pronunciata, di tipo femminile. Al di là di quello che si possa pensare è un’affezione molto frequente.

Può colpire uno od entrambi i lati.

Per tutti quegli uomini che soffrono per l’aspetto fisico determinato dalla ginecomastia, la soluzione è l’intervento chirurgico di riduzione mammaria.

Nella consultazione iniziale il chirurgo valuterà il grado ed il tipo di ginecomastia, farà un’anamnesi accurata per raccogliere storie di eventuali terapie ormonali.

Può essere utile un’ecografia mammaria o talvolta una mammografia per valutare la quantità di tessuto adiposo e di ghiandola presenti al fine di indirizzare il più corretto approccio terapeutico.

Chiarimenti pre-intervento

Se l’intervento è eseguito da un chirurgo plastico le complicanze sono estremamente rare. Esse sono essenzialmente quelle di qualsiasi intervento chirurgico (ematomi, infezioni, etc.) oltre a complicanze specifiche quali possibili discromie della cicatrice, esiti cicatriziali particolarmente evidenti, lievi asimmetrie.

L’intervento chirurgico

Se la causa primaria della ginecomastia è l’eccesso di tessuto ghiandolare, si procederà con una escissione chirurgica classica.

L’incisione viene generalmente posta intorno all’areola e attraverso questa si provvede alla rimozione del tessuto in esubero.

Se la causa primaria della ginecomastia è l’eccesso di tessuto adiposo, si può procedere con la sola metodica della liposuzione, che viene effettuata attraverso una piccola incisione sul bordo areolare.

L’Anestesia

L’ Anestesia è in relazione al tipo di intervento da effettuare. Nei casi meno gravi può essere sufficiente l’Anestesia locale, nei casi di interventi maggiori può essere necessaria un’Anestesia generale.

La scelta resta a discrezione dello staff chirurgico.

Il post-operatorio

Il dolore nel post-operatorio è ben controllato dalla terapia farmacologica. Si può presentare un’edema, soprattutto nei primi giorni.

È buona norma utilizzare un bendaggio compressivo per almeno 4 settimane.

I punti di sutura si rimuovono da 1 a 3 settimane dopo l’intervento.

L’attività fisica forzata (ginnastica, sport vari,) viene interrotta fino ad autorizzazione del chirurgo.

 Va ricordato che l’esposizione al sole è assolutamente vietata per almeno sei mesi al fine di evitare indesiderate discromie.

 

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