Rinoplastica

Rinoplastica

La rinoplastica è tra tutte le procedure di chirurgia estetica la più comune. Può ridurre o aumentare le dimensioni del naso, cambiare la forma della punta o del dorso, restringere le narici, modificare l’angolo tra il naso ed il labbro superiore. I migliori candidati per l’intervento di rinoplastica sono quei pazienti che cercano un miglioramento piuttosto che la perfezione nel loro aspetto fisico. Che siano in buona salute, psicologicamente stabili e con prospettive realistiche.
La rinoplastica viene eseguita anche per migliorare la funzionalità nasale. Si preferisce eseguire questo intervento mai prima del completo accrescimento delle strutture ossee e cioè 15 – 16 anni.

  

Tutti gli interventi chirurgici portano con sé un minimo di imprevedibilità e di rischio

Se la rinoplastica è eseguita da un chirurgo plastico esperto, le complicanze sono rare e solitamente minori. In circa il 10% dei casi (da dati statistici in letteratura mondiale) si può andare incontro ad un reintervento, seppure di piccola entità. Infatti i processi biologici di guarigione nella rinoplastica sono assolutamente imprevedibili, ed anche il chirurgo più esperto può trovarsi di fronte a piccole irregolarità che vanno corrette con una seconda, in genere minima, operazione.
Le cicatrici sono sempre nascoste all’interno delle narici tranne che per la tecnica open che prevede una piccola incisione sulla columella.
Anche per la correzione delle narici è indispensabile fare un approccio esterno, ma per entrambe queste procedure, le cicatrici sono molto piccole ed in genere guariscono molto bene.

Preparazione all’intervento

È buona norma, a cominciare dalla settimana precedente all’intervento, non assumere aspirina per evitare problemi di coagulazione, e per i fumatori astenersi per almeno 4 settimane (due prima e due dopo l’operazione).
Se si è reduci da un’infezione delle vie aeree o una malattia sarebbe prudente posporre l’intervento chirurgico.

L’intervento chirurgico

La procedura chirurgica richiede in genere circa 1 ora. Le incisioni sono all’interno del naso e la metodica prevede che la parte cutanea sia separata dalla struttura ossea e cartilaginea di sostegno, che viene rimodellata secondo la pianificazione pre-operatoria. La cute viene poi ridistribuita sulla nuova impalcatura. Talvolta si può eseguire un’incisione esterna (trasversalmente alla columella e lungo le narici) ed effettuare quella che viene definita “open procedure”. Il naso viene zaffatto con dei tamponi e le fratture ossee ridotte con una placchetta rigida.

L’anestesia

La rinoplastica viene generalmente eseguita in Anestesia Generale. Può comunque essere effettuata in Anestesia locale e sedazione.

Il post-operatorio

Dopo un intervento di rinoplastica, l’edema si estende molto rapidamente alle aree circostanti. È buona norma quindi applicare compresse gelate per controllare gonfiore ed ecchimosi nell’immediato post-operatorio. Essendo la regione palpebro-oculare molto delicata, ed avendo delle fratture molto vicine a quest’area, è del tutto normale che si manifestino tali sintomi. In genere il/la paziente vede gradualmente crescere l’edema (gonfiore) nelle prime 48 ore, per poi notare in terza giornata l’inizio del processo inverso (riduzione dell’edema).
Il dolore è praticamente assente ed il fastidio è ben controllato dalla terapia farmacologica. In realtà ci si sente molto meglio di quanto non ci si veda allo specchio.

Ripresa dell’attività

La maggior parte delle ecchimosi tende a scomparire nello spazio di due settimane. Il gonfiore del naso tende invece a ridursi in un tempo molto più lungo. Soprattutto la punta è quella più lenta a rientrare nei parametri di assoluta normalità

La ripresa dell’attività si può avere anche in tempi molto brevi. Una volta levati i tamponi, quindi dopo 2-3 giorni il /la paziente se non ha problemi a far sapere che si è sottoposto ad intervento di rinoplastica, può tornare alle normali attività.
Viene invece interdetta ogni attività sportiva o che possa in qualche modo alzare la pressione sanguigna e quindi ritardare i processi di guarigione.
Se si è portatori di lenti a contatto, è buona norma non indossarle per i primi 4-5 giorni, e comunque concordarne la ripresa dell’utilizzo con il chirurgo. Altro discorso invece per gli occhiali, che devono poggiare sul dorso di un naso appena fratturato ed in via di guarigione. L’uso andrebbe interdetto per almeno 6-7 settimane.

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