Carbossiterapia

Carbossiterapia

La carbossiterapia è un trattamento medico che nasce molti anni fa nella pratica angiologica con lo scopo di migliorare l’ossigenazione dei tessuti compromessi dalla cattiva circolazione arteriosa.

È una terapia poco invasiva, ben tollerata e dai risultati evidenti, oggi utilizzata con successo anche nella cura della cellulite.

Il suo impiego inizia quasi un secolo fa per curare gli arti inferiori ischemici nei pazienti affetti da arteriopatia obliterante, ossia la progressiva riduzione di calibro sino alla occlusione delle arterie che portano il sangue ossigenato alle estremità.

Di cosa si tratta

Come dice il nome stesso, la carbossiterapia consiste l’iniezione di anidride carbonica al di sotto della cute; quando i tessuti avvertono la presenza di anidrite carbonica richiamano nel sito l’ossigeno che è naturalmente presente nell’ emoglobina del sangue; promovendo una maggiore irrorazione di sangue.

Tutto ciò determina:

  • migliorare il processo di ossigenazione dei tessuti;
  • favorire la circolazione sanguigna e l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo tissutale (i cosiddetti cataboliti che, se non drenati dai tessuti, possono risultare nocivi e tossici).

“Nella pratica clinica si è osservato con il tempo che anche le sofferenze vascolari di origine venosa e linfatica beneficiavano di questa terapia.

Da qui, il suo utilizzo è stato esteso anche all’ insufficienza venosa cronica degli arti inferiori.

Ecco che negli ultimi anni la medicina estetica ne ha esteso ad altre zone corporee, perché si sono evidenziate altre proprietà, come quella di migliorare la compattezza cutanea e contrastare l’invecchiamento e l’edematopatia fibrosclerotica comunemente detta Cellulite; non ultimo si è riscontrato un effetto anticalvizie quando ciò è determinato da un ridotto afflusso di sangue al cuoio capelluto.

Come si esegue il trattamento

La carbossiterapia si effettua attraverso una apparecchiatura medicale che, mediante micro-iniezioni sottocutanee di anidride carbonica a temperatura corporea, distribuisce tale gas ai tessuti, determinando un duplice beneficio:

  • maggiore compattezza e turgore cutaneo, con un effetto ‘tensore’: attraverso il microtrauma dell’ago che penetra nella cute, vengono innescate piccole reazioni riparative della pelle, che nel tempo migliorano l’aspetto della pelle;
  • migliora l’ossigenazione del tessuto sottocutaneo, favorisce l’eliminazione dei prodotti di scarto del metabolismo cellulare ed induce un effetto lipolitico e drenante grazie all’anidride carbonica iniettata nel sottocute.

A cosa serve

Sono molteplici i campi di applicazione di questa metodica, come accennato sopra. La carbossiterapia è adatta per tutti quei distretti corporei che necessitano di un aiuto per risultare più sodi e tonici, senza quei tanto temuti e poco accettati inestetismi dovuti all’accumulo di adipe.

La cellulite è una malattia infiammatoria causata da una inadeguata microcircolazione a livello del tessuto adiposo; ne soffre più 30% della popolazione femminile e per questo motivo le donne sono motivate nel trovare soluzioni efficaci per contrastare questo inestetismo

“È un trattamento antiaging utilizzato per contrastare l’invecchiamento cutaneo e compattare la pelle”. Non solo per contrastare la cellulite su gambe, braccia, addome e glutei, ma anche per rendere più giovane la pelle del decolletè, del collo o del viso.

In quale parte del corpo può essere effettuata?

Il campo d’azione della carbossiterapia è piuttosto ampio: dipende dall’indicazione terapeutica. Possono essere trattati tutti i distretti corporei.
“Come già accennato prima le iniezioni possono essere effettuate a livello degli arti inferiori: dalle cosce fino alle caviglie comprese, che talvolta possono risultare di volume aumentato e conferire un aspetto poco proporzionato alla gamba. Si possono trattare con efficacia anche:

  • glutei
  • fianchi
  • addome
  • braccia
  • décolleté
  • cuoio capelluto

I possibili effetti collaterali
Pochi gli effetti collaterali. Una sensazione di bruciore può accompagnare per qualche minuto la somministrazione di anidride carbonica. Nella sede di iniezione, talora, si possono evidenziare piccoli ematomi che si risolvono spontaneamente nel giro di qualche giorno.

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